Un bagno che esiste è un bagno che resiste
Intervista al collettivo di Lisbona che da anni documenta la scomparsa e la privatizzazione dei bagni pubblici in città (e che ha costruito il suo bagno ambulante)
Ciao!
Questa è Ibérica – Una finestra sull’altra penisola, la newsletter che una volta a settimana ti porta in Spagna e Portogallo senza prendere l’aereo.
Nelle puntate precedenti: l’inchiesta di Food For Profit sugli allevamenti intensivi di suini in Portogallo e cosa possiamo imparare dalla Spagna sulla lotta alla violenza di genere
In questa: Nelle ultime settimane mi sono occupata spesso di spazio pubblico, tra sedie, giardini e fermate del bus, e ho visto che il tema interessa molto.
Per questo oggi ti propongo questo pezzo che ho scritto per Ti Spiego Il Dato, la newsletter di
, in cui parlo della mia più recente ossessione e battaglia: i bagni pubblici gratuiti e le azioni del collettivo lisboeta Infraestrutura Pública per ottenerli.Iniziamo!
Un bagno che esiste è un bagno che resiste
Praça do Comércio è una delle piazze più famose di Lisbona.
È qui che, per più di duecento anni, hanno vissuto i reali portoghesi, prima che il grande terremoto del 1755 distruggesse gran parte della città (ma poco importa: per la popolazione questa piazza è ancora il Terreiro do Paço, la piazza del palazzo).
È qui che si ritrovano migliaia di turisti ogni giorno: una piazza di 30mila metri quadri, circondata su tre lati da edifici chiari che al piano terra esibiscono bar e ristoranti. Nel mezzo, una statua. Sul quarto lato, un belvedere sul fiume Tago.
Ora che hai visualizzato Praça do Comércio, puoi immaginare il suo opposto: Praça Paiva Couceiro.
Una piazza minuscola, nel mezzo della città, circondata dal traffico e qualche albero, dove i turisti arrivano solo per sbaglio. È qui che si ritrovano invece le persone del quartiere a chiacchierare, fare pranzo, bere una birra, giocare a carte.
Ed è qui che Infraestrutura Pública, un collettivo che lotta per il diritto all’utilizzo dello spazio pubblico a Lisbona, ha deciso di intervenire nel 2023 per difendere un elemento urbano ormai quasi in via di estinzione: i bagni pubblici.
Il bagno del popolo
“Abbiamo preso Praça Paiva Couceiro come esempio per dare visibilità a un problema molto più grande: la sparizione delle infrastrutture che rendono lo spazio pubblico davvero tale”, mi ha spiegato al telefono Marta, portavoce del collettivo.
In una delle sue prime azioni, come ho raccontato in questo episodio di Ibérica, il collettivo ha restituito alla popolazione le 48 sedie che il Comune aveva fatto sparire durante la pandemia e mai riposizionato.
Ma come mi ha ricordato Marta, potersi sedere in una piazza o alla fermata del bus è importante, ma non è tutto.
“La presenza di un bagno gratuito e accessibile trasforma lo spazio pubblico da luogo di passaggio a luogo in cui poter davvero trascorrere tempo senza preoccupazioni e senza spendere soldi”
ha precisato la portavoce del collettivo, che da anni documenta la scomparsa o la privatizzazione di queste infrastrutture a Lisbona.
Dopo tutta questa ricerca, Marta e gli altri componenti di Infraestrutura Pública hanno deciso di fare qualcosa di più innovativo di un semplice manifesto: costruire, da zero, un bagno pubblico ambulante e portarlo per sette giorni in varie piazze della città dove i servizi avevano chiuso o erano diventati a pagamento.
Prima fermata: Praça Paiva Couceiro.


📚 Quanta bibliodiversità c’è nelle tue letture?
Di recente ho imparato una parola nuova: bibliodiversità. Ovvero, la varietà di autrici, autori e case editrici che una libreria possiede.
Mi piace pensare che anche le nostre librerie, a casa, possano essere più bibliodiverse.
È questo, in fondo, uno dei motivi per cui ho creato Chispas, il club del libro iberico: esplorare insieme un mondo di voci e progetti che vengono da Spagna e Portogallo e che spesso passano in sordina.
Vuoi aumentare anche tu la tua bibliodiversità? Sei ancora in tempo per unirti alla lettura di giugno: il libro del mese è La famiglia della scrittrice spagnola Sara Mesa.
Qui trovi più dettagli sul romanzo e qui sotto qualche dettaglio in più su come funziona Chispas:
🗞️ Cuéntame cómo pasó
Notizia molto fresca con conseguenze ancora tutte da vedere: Santos Cerdán, il numero tre del Partito Socialista spagnolo, si è dimesso perché accusato di corruzione. Ieri sono state rese pubbliche infatti alcune intercettazioni in cui lui parla di tangenti da centinaia di migliaia di euro. Il leader dei socialisti e primo ministro Pedro Sánchez si è scusato ieri pomeriggio di fronte alla popolazione e ha escluso, per il momento, la possibilità di andare a elezioni anticipate.
Il nuovo governo del primo ministro portoghese Luís Montenegro è fin troppo simile a quello vecchio. Unica grande novità: la creazione di un Ministero per la riforma dello Stato, con il quale ha promesso di inaugurare una nuova stagione di efficienza pubblica e guerra alla burocrazia.
Domenica scorsa tra le 50 e le 100mila persone si sono riunite a Madrid per protestare contro il governo Sánchez. La manifestazione è stata organizzata dal Partido Popular (Pp, centrodestra): è la seconda più partecipata dall’inizio della legislatura (in totale, il Pp ne ha organizzate sei dal 2023 a oggi).
Alla fine, il governo della Catalogna e l’Aena, la società che gestisce la maggior parte degli aereoporti spagnoli, ce l’hanno fatta: hanno stretto un accordo da 3,2 miliardi di euro per ampliare l’aeroporto di Barcellona, un progetto bloccato da anni per l’opposizione di ambientalisti e amministrazioni locali, preoccupati per l’impatto sull’area protetta di La Ricarda, nel delta del fiume Llobregat, e per il turismo di massa nella regione. L’accordo prevede un allungamento ridotto della pista (500 metri) e, a mo’ di compenso, la rinaturalizzazione di oltre 270 ettari.
Domenica ci saranno manifestazioni contro la turistificazione in circa una decina di città dell’Europa del Sud (tra cui Napoli, Genova, Venezia e Palermo). A Lisbona la protesta prenderà una forma un po’ particolare: sarà la processione di “Sant’Antonio sfrattato” (grazie
per la segnalazione). Io andrò a quella di Barcellona, sperando non ci siano troppe pistole ad acqua in giro. Poi te la racconto!👋 È tutto per oggi!
Se non l’hai ancora fatto, iscriviti a Ibérica: esce una volta a settimana e dentro trovi pezzi di approfondimento, rassegne stampa e contenuti selezionati da Spagna e Portogallo.
A presto,
Roberta
È bello che il tema della politica degli spazi pubblici interessi molto. 🧡
Io mi soffermo per una reaction sull'ultima notizia che riporti, quella sull'ampliamento dell'aeroporto di Barcellona: me l'ero persa e mi ha sconfortata, ecco.