Obsessed with Franco
Alcuni militanti di estrema destra credono che l’unica soluzione ai problemi degli Stati Uniti sia l’ascesa al potere di un dittatore: Francisco Franco.
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Oggi ti aspetta un bell’episodio crossover tra Spagna e Stati Uniti, in vista delle elezioni di novembre.
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Iniziamo!
Obsessed with Franco
“Tutto quello che ti hanno detto sulla guerra civile spagnola è falso”.
Lo ha scritto a fine dicembre l’attivista di estrema destra Jack Posobiec su X.
Non è l’unico: dall’anno scorso, infatti, il dittatore spagnolo Francisco Franco è diventato curiosamente popolare tra i militanti dell’estrema destra statunitense.
Popolare al punto che molti credono che l’unica soluzione ai problemi degli Stati Uniti sia l’ascesa al potere di un “nuovo” Franco.
Un Franco protestante, per la precisione.
Il primo a parlare su X di un Protestant Franco è l’avvocato e direttore dell’ong conservatrice American Reformer Joshua Abbotoy.
La tesi di Abbotoy, spiegata nell’articolo “Is a Protestant Franco inevitabile?”, si può riassumere in tre punti.
Gli Stati Uniti di oggi ricordano la Spagna degli anni Trenta: due nazioni minacciate da una sinistra totalitaria e violenta. Una teoria che Abbotoy ha ripreso dagli studi di due noti storici revisionisti: Stanley Payne e Pío Moa.
Gli Stati Uniti hanno bisogno di un uomo di fede al potere: non più cristiano, come Franco, ma protestante, come la maggior parte della popolazione statunitense.
Gli Stati Uniti hanno bisogno di “un” Franco (e non di un Mussolini, un Hitler o un altro dittatore) perché Franco è stato l’unico leader vincere una guerra contro il comunismo (ovvero la guerra civile spagnola, durata dal 1936 al 1939).
Una guerra che, dal punto di vista della destra religiosa statunitense, ma anche spagnola, è stata una vera e propria crociata (l’ultima crociata!) per difendere i valori cristiani.
Cosa c’è di vero in questa tesi? Molto poco.
“Gli Stati Uniti di oggi e la Spagna di allora sono agli antipodi in termini di stabilità di governo, per non parlare della cultura politica”, ha spiegato al Guardian lo studioso Mark Bray, esperto in storia della Spagna.
(Per capirci: tra il 1900 e il 1939, in Spagna si susseguirono una dittatura (quella di Primo de Rivera), una mezza dittatura (di Dámaso Berenguer), cinque anni di repubblica, un colpo di Stato e una guerra civile).
“La persona che sarebbe più disgustata dall’idea di un Franco protestante sarebbe lo stesso Caudillo”, ha sottolineato inoltre in un articolo lo studioso conservatore James Patterson.
Cresciuto da una madre cristiana, sposato con una moglie ancora più cristiana, Franco - detto el Caudillo, ovvero capo supremo - era infatti un uomo di fede, ma di certo non protestante.
“Gli Stati Uniti non hanno bisogno di un dittatore antisemita e paranoico destinato a impoverire l’America a colpi di propaganda e polizia segreta”, ha aggiunto Patterson, accennando alla disastrosa politica economica franchista, che portò in Spagna una carestia come non se vedeva dal Medioevo, e al regime di terrore che causò la morte di 150mila persone.
Patterson ha ragione: gli Stati Uniti non hanno bisogno di una persona del genere, ma non è detto che non ne eleggeranno una troppo diversa.
Baffetti esclusi.
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Para 👀
Neanche a farlo apposta, da inizio mese è disponibile su Netflix Franco: la dura verità sul dittatore spagnolo. Il titolo non è un granché, ma la docu-serie è ottima per ripassare (o avvicinarsi) alla storia recente della Spagna. È una produzione tedesca, quindi non mancano accenni al rapporto tra Franco, Hitler e Mussolini (che, tra l’altro, inviò 80mila soldati italiani a combattere la guerra civile spagnola).
Para 📖
Un consiglio di lettura un po’ laterale: Giorni selvaggi. Una vita sulle onde, di William Finnegan. È un memoir sul surf che spazia tra California, Hawaii, Indonesia, isole Figi e Portogallo. Non parla di Nazaré, ma di Madeira e delle sue onde quasi letali, ma anche, in controluce, dell’impatto che ha avuto sulle comunità locali l’arrivo dei fondi europei (ne riparleremo!). Insomma, se come me hai l’ossessione del surf, te lo consiglio tanto.
Un bell’articolo interattivo che mostra la fuga delle nuove generazioni dalla Spagna vuota.
Il punto sull’uso degli psichedelici a scopo terapeutico in Italia (in Portogallo ne avevamo parlato qui).
Il cane più vecchio del mondo si chiamava Bobi, aveva 31 anni e viveva in Portogallo. O forse no.
Para 🎧
“A livello di comunicazione e trasparenza, ricorda molto il disastro del Prestige”, mi ha raccontato Belén Rodríguez, segretaria dell’Asociación para la Defensa Ecológica de Galicia, rispetto alla gestione dell’arrivo sulle spiagge del Nord della Spagna di milioni di piccole sfere di plastica (ne ho scritto per Linkiesta qui). Una buona serie audio per tornare al 2002 e ripassare cosa è successo quando è affondata la petroliera Prestige è Chapapote: la mancha del Prestige, prodotta da SER Podcast.
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