Se acabó, o forse no
Se ne parla sempre meno, ma la rivoluzione delle giocatrici spagnole è appena iniziata
Ciao!
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Poco più di un mese fa, la Spagna vinceva i Mondiali di calcio femminile e l’ormai ex-presidente della Federcalcio spagnola Luis Rubiales stampava un bacio in bocca a una delle giocatrici, Jennifer Hermoso.
Sono successe tante cose da quel giorno, ma è solo l’inizio.
Per questo, nella newsletter di oggi ho chiesto a Marialaura Scatena, giornalista che si occupa di calcio femminile, diritti e storie delle donne e questioni di genere, di aiutarmi a fare il punto sul caso di molestie che sta cambiando il calcio femminile in Spagna, e non solo.
Iniziamo!
Se acabó, o forse no
Quand’è iniziato sul serio il caso Rubiales?
“Non si può parlare del caso Rubiales senza parlare di Relevo, la giovane promessa del giornalismo sportivo spagnolo, e dello scoop di una delle sue giornaliste, Natalia Torrente.
A pochi ore dalla vittoria dei Mondali, la Federcalcio spagnola ha diffuso una dichiarazione di Jennifer Hermoso, in cui la calciatrice riconosceva che il bacio era stato “un gesto naturale di affetto e gratutudine”.
Peccato che Hermoso non avesse mai detto niente di simile. Il dipartimento di comunicazione della Federcalcio si era inventato tutto: Torrente lo ha scoperto, e la notizia ha fatto il giro del mondo.
Il modo in cui la Federcalcio stava provando a insabbiare la questione ha fatto aprire gli occhi alle persone, anche a chi non si interessa di calcio”.
A che punto siamo adesso? Cosa vogliono le giocatrici e cosa hanno già ottenuto?
“Dopo esser stato sospeso dalla FIFA, Luis Rubiales si è dimesso.
Ora è indagato per violenza sessuale e coercizione. Tre giocatrici della nazionale spagnola, Alexia Putellas, Irene Paredes e Misa Rodríguez, hanno confermato le pressioni che Hermoso sostiene di aver subito da Rubiales e il suo entourage.
Jorge Vilda, allenatore della nazionale, è stato licenziato, così come altri componenti del direttivo della Federcalcio.
Ma non basta: le giocatrici hanno chiesto alla Federazione di allontanare chiunque abbia avuto un ruolo nella gestione del caso. La Federcalcio non lo sta facendo, e per questo a metà settembre hanno minacciato di non accettare la convocazione per la Nations League.
Alla fine, tutte le convocate hanno preso parte alle gare, eccetto Mapi Leon e Patricia Guijarro, che non avevano partecipato neanche al Mondiale.
Jennifer Hermoso, invece, non è stata convocata. “È il modo migliore per proteggerla”, ha affermato la nuova allenatrice, Montse Tomé, anche lei contestata dalle giocatrici perché al fianco di Rubiales durante la conferenza stampa in cui si è difeso dalle accuse di Hermoso.
Oggi il dialogo continua, ed è un dialogo a tre tra le giocatrici, il gioverno spagnolo e la Federazione”.
Cosa possiamo imparare dal caso Rubiales finora?
“Possiamo imparare che, in casi come questo, la pressione sociale fa ancora di più di quella istituzionale.
Ma soprattutto, dobbiamo capire che non dev’essere necessario vincere un Mondiale per avere il diritto di denunciare abusi e molestie ed essere credute”.
Per approfondire:
Un lungo articolo di Reuters (in inglese) per capire come Torrente è arrivata allo scoop sulle false dichiarazioni della Federcalcio e com’è nato Relevo.
Il documentario Romper el silencio: La lucha de las futbolistas de la selección, che racconta delle accuse di varie generazioni di calciatrici spagnole nei confronti dell’ex-ex-allenatore Ignacio Quereda, in carica dal 1988 al 2015.
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💌 La posta di Ibérica
In risposta alla newsletter della scorsa settimana, Nancy mi ha scritto:
“Una delle zone che attraversano le persone migranti che dall’Africa occidentale partono per le isole Canarie è quella di Cabo Bojador ed è pericolosissima.
I navigatori portoghesi del Quattrocento l’hanno imparato a loro spese: capire come superare con successo Cabo Bojador è stata la svolta che ha portato alla circumnavigazione dell’Africa e all’arrivo dei portoghesi in India.
Il poeta Fernando Pessoa ne ha persino parlato nella sua poesia Mar Português: Quem quer passar além do Bojador, / Tem que passar além da dor (Chi vuole andare oltre il Bojador, deve superare il dolore)”.
Para 👀
Se True Detective fosse un film ambientato nel Sud della Spagna, sarebbe questo film qui.
Ogni secondo martedì del mese, un gruppo di stand-up comedian italiani si esibisce a Lisbona. La serata si chiama Lisbona la Prima ed è organizzata nel locale La Sharada.
Para 📖
Alla fine, Alberto Núñez Feijóo non ha ottenuto la fiducia del Parlamento spagnolo per la seconda e ultima volta. Ora tocca a Pedro Sánchez provare a formare un nuovo governo entro il 27 novembre. Ne ho scritto per Linkiesta qui. (Il mio collega Matteo Castellucci ne ha anche parlato su TikTok e nel suo podcast).
E neanche questa volta il premio Nobel è andato allo scrittore portoghese António Lobo Antunes. Ci riproviamo il prossimo anno: nel frattempo ho iniziato il suo capolavoro, In culo al mondo, per arrivare preparata.
Para 🍽️
Para 🍽️ è una rubrica bimensile a cura di
, autrice della newsletter.“Il polpo è un grande classico della cucina di mare portoghese: un ingrediente principe per piatti a lunga cottura che viene piacevolmente consumato anche alla griglia e freddo in insalata in tutte le stagioni.
Dove mangiarlo:
Senza indugi in una cataplana, una tipica padella ovale dell’Algarve, nel ristorante A Eira do Mel (Vila do Bispo). Ristorante tra i primi a battere bandiera Slow Food, si è specializzato in cucina locale con delle meravigliose cataplane di polpo o di coniglio accompagnate alle patate di Aljezur, dolci e saporite.
Da O Batareu (Setúbal) è tutto freschissimo pescato del giorno, ed è tutto preparato velocemente e sapientemente alla griglia. Prenotazione raccomandata, specialmente al fine settimana quando da Lisbona arrivano in molti per fare la spesa al mercato coperto locale, uno dei migliori, e si fermano per un pranzo. Qui consiglio di provarlo alla griglia e lasciarsi tentare anche da altri pesci, accompagnati da deliziose patate bollite e condite con cipolla, erbe fresche e olio abbondante.
La Cervejaria Boa Esperança (Lisbona) è un classico, e ancora una piccola perla che i turisti non hanno scoperto, data la notevole distanza dal centro storico e più turistico. Qui, nel quartiere popolare e popoloso di Benfica, in questo ristorantino si viene a mangiare il prego sonhé, una bistecca di manzo sottile dentro a una ciabatta. Ma prima, imperdibili le insalate fredde: quella di polpo appunto, e per i più intrepidi quella di uova di baccalà, entrambe servite freschissime, con olio, aceto, cipolle ed erbette fresche”.
È tutto per oggi!
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A venerdì,
Roberta
Nella speranza che alla fine cambi davvero qualcosa, mi ha fatto riflettere anche questo articolo postato su El País (https://elpais.com/opinion/2023-10-02/a-quien-podemos-besar.html).
Spero che possa essere di interesse.