Regina del flamenco, specialista della paella, umile devota sempre vestita di nero: lo stereotipo di Conchita, la collaboratrice domestica spagnola in Francia, è tutto questo e molto di più.
Ciao Roberta, il titolo di questa newsletter mi ha colpito perché "Concha", protagonista del romanzo di fine ottocento "La femme et le pantin" (La donna e il burattino) è uno dei personaggi che ho analizzato tantissimi anni fa nella mia tesi di laurea! Non so se conosci questo romanzo francese: si ispira un po' al quadro El pelele di Goya. "Concha" in questo caso è una femme fatale, bella, intelligente e manipolatrice. Ne è passata di acqua sotto i ponti per arrivare alla Concha collaboratrice domestica, anche se tutto è collegato: il rapporto complesso tra Francia e Spagna ha una storia lunga di dominazione-seduzione-repulsione reciproca che attraversa i secoli. Chissà, magari ne potremo parlare per un'altra puntata. P.S. Molto interessanti quei manuali ad uso di chi impiegava delle domestiche spagnole, non li conoscevo!
Ciao Federica, grazie mille per questo commento! Non sono riuscita a scriverlo nella newsletter perché altrimenti sarebbe diventata infinita, ma nell'immaginario francese, come dici tu, lo stereotipo di Conchita si inizia già a formare prima come "donna spagnola in Spagna" (e con l'arrivo delle emigrate diventa "donna spagnola in Francia"). Il romanzo non lo conosco, ma mi sembra molto interessante (e corrisponde allo stereotipo: spagnola = andalusa, capelli scuri, esotica/misteriosa). Molto bella la definizione che usi (dominazione/seduzione/repulsione), quindi se vogliamo fare un altro numero ci sto volentieri 👀
Che ci siano pochi francesi in Spagna è un bene. Sono tutti in Portogallo, dove in certe città ci son interi quartieri colonizzati da questi cittadini stranieri che vivono una vita parallela, e tra loro. Non parlano portoghese, non si interfacciano con i nativi, vanno nei “loro”‘ristoranti (molti), mandano i figli alla scuola francese, vivono in due quartieri che andandoci sembra di essere a Parigi, tra bar a vin tutti uguali con vini naturali, boulangeries tutte uguali, ed expat tutti uguali, che cercano la loro Costa Azzurra in terra lusitana.
Che puntata interessantissima, non conoscevo questa storia! Chissà che immagine hanno adesso i francesi degli spagnoli, se per loro la Spagna è soltanto divertimento e meta turistica o qualcosa di più complesso. Grazie!
Ciao Roberta, il titolo di questa newsletter mi ha colpito perché "Concha", protagonista del romanzo di fine ottocento "La femme et le pantin" (La donna e il burattino) è uno dei personaggi che ho analizzato tantissimi anni fa nella mia tesi di laurea! Non so se conosci questo romanzo francese: si ispira un po' al quadro El pelele di Goya. "Concha" in questo caso è una femme fatale, bella, intelligente e manipolatrice. Ne è passata di acqua sotto i ponti per arrivare alla Concha collaboratrice domestica, anche se tutto è collegato: il rapporto complesso tra Francia e Spagna ha una storia lunga di dominazione-seduzione-repulsione reciproca che attraversa i secoli. Chissà, magari ne potremo parlare per un'altra puntata. P.S. Molto interessanti quei manuali ad uso di chi impiegava delle domestiche spagnole, non li conoscevo!
Ciao Federica, grazie mille per questo commento! Non sono riuscita a scriverlo nella newsletter perché altrimenti sarebbe diventata infinita, ma nell'immaginario francese, come dici tu, lo stereotipo di Conchita si inizia già a formare prima come "donna spagnola in Spagna" (e con l'arrivo delle emigrate diventa "donna spagnola in Francia"). Il romanzo non lo conosco, ma mi sembra molto interessante (e corrisponde allo stereotipo: spagnola = andalusa, capelli scuri, esotica/misteriosa). Molto bella la definizione che usi (dominazione/seduzione/repulsione), quindi se vogliamo fare un altro numero ci sto volentieri 👀
Che ci siano pochi francesi in Spagna è un bene. Sono tutti in Portogallo, dove in certe città ci son interi quartieri colonizzati da questi cittadini stranieri che vivono una vita parallela, e tra loro. Non parlano portoghese, non si interfacciano con i nativi, vanno nei “loro”‘ristoranti (molti), mandano i figli alla scuola francese, vivono in due quartieri che andandoci sembra di essere a Parigi, tra bar a vin tutti uguali con vini naturali, boulangeries tutte uguali, ed expat tutti uguali, che cercano la loro Costa Azzurra in terra lusitana.
Ciao! Mi fai qualche nome di quartiere? Sono curiosa 👀
Principe Real, Campo de Ourique
Che puntata interessantissima, non conoscevo questa storia! Chissà che immagine hanno adesso i francesi degli spagnoli, se per loro la Spagna è soltanto divertimento e meta turistica o qualcosa di più complesso. Grazie!