Una promessa
È quella che ha trasformato le sette sorelle Bellido Durán in icone del pop cristiano, ma anche nelle protagoniste di un'inchiesta per maltrattamento sui minori
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Una promessa
“Come una fetta di pecorino stretta in un panino
ti senti senza sosta dubbioso e scosso
e gridi: non posso!”
Con questi versi inizia Amén, la canzone più popolare della girl band spagnola Flos Mariae.
Pubblicata su YouTube nel 2014, in pochi mesi diventa virale, e con lei le sette sorelle Bellido Durán.
Ma Flos Mariae non è un gruppo pop cristiano come gli altri.
È il risultato di una promessa fatta alla Vergine: canzoni in cambio della guarigione dal cancro di María Durán, madre delle sette sorelle.
Un patto che alla fine il gruppo manterrà anche dopo la sua morte, avvenuta nel 2015.
Ma soprattutto, un patto che le porterà a smettere di essere una stranezza del web e a diventare le protagoniste di un’inchiesta per maltrattamenti sui minori e una serie tv sul potere della manipolazione psicologica.
“Madre e sposa esemplare, con 16 figli e numerose attività, imprenditrice, fondatrice e presidente di Catholicos Online. Una donna coraggiosa, simpatica, affettuosa, molto intelligente, paziente, saggia, intuitiva, umile e con un gran cuore pieno di amore per Dio”.
Così viene descritta María Durán sul portale web che ha fondato nel 2007.
La lista potrebbe andare avanti: Durán è stata la fondatrice di una webtv, una casa discografica, un consultorio per assistenza familiare e personale, un sito per “single cattolici con la vocazione per il santo matrimonio” e molte altre attività.
Insieme al marito, Javier Bellido, Durán è stata anche denunciata due volte, una nel 1997 e una nel 2010, per maltrattamenti sui minori e per abbandono scolastico.
In entrambi i casi, la giustizia ha restituito alla coppia la custodia dei figli.
Nel marzo del 2023, un’inchiesta realizzata dal programma di giornalismo investigativo Focus, tuttavia, quattro dei fratelli espulsi dalla famiglia hanno confermato le accuse di maltrattamenti fisici e psicologici.
“La famiglia Bellido Durán è normale e il suo unico ‘crimine’ è avere dei nemici”, hanno ribattuto in un comunicato le Flos Mariae, che hanno preso provvedimenti legali contro il programma.
Pochi mesi dopo, la girl band ha minacciato di farlo di nuovo. Questa volta, ai danni di due registi, Javier Calvo e Javier Ambrossi (conosciuti come “los Javis”), e della loro nuova serie La Mesías (disponibile su Movistar+).
Le somiglianze tra quello che sappiamo sulla famiglia Bellido Durán e della famiglia Puig Baró, protagonista di La Mesías, sono molte.
Le sette sorelle Bellido Durán cantano per mantenere una promessa, quelle della famiglia Puig Baró lo fanno per salvare il mondo.
Anche loro crescono lontano da tutto e da tutti e non vanno a scuola per lunghi periodi.
Anche i loro video sono amatoriali e i loro abiti fuori moda.
Anche la loro madre dice di parlare con Dio.
Per los Javis, tuttavia, le Flos Mariae sono state una fonte di ispirazione, ma non l’unica. E di certo non la più grande.
“In fin dei conti la serie parla di noi stessi. Parla di cosa vuol dire sentire le persone dirti ‘sei sbagliato, quel che fai è peccato’, dover scappare di casa, lasciare indietro tutte le persone che ami per essere libero”, hanno raccontato in un’intervista,
È una critica alla manipolazione delle persone che non si possono difendere, come i bambini e le minoranze, ma non alla fede.
E per questo, hanno detto los Javis, “curiosamente, è la serie più LGBT+ che abbiamo girato finora”.
Per approfondire:
Il canale Youtube delle Flos Mariae, dove dal 2014 in poi il gruppo ha pubblicato centinaia di canzoni in spagnolo, catalano, inglese e coreano (!).
Nel 2021, le Flos Mariae si sono sciolte. Al loro posto, oggi esistono due gruppi: 4HBD (Cuatro Hermanas Bellido Durán) e Mariah's Pop (da poco su TikTok).
Qualche ipotesi su da dove nasce l’ossessione tutta spagnola per le Flos Mariae.
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L’ultima campagna di IKEA in Portogallo, ispirata allo scandalo che ha portato alle dimissioni dell’ex presidente Antonio Costa. “Ottima per contenere libri. O 75.800 euro”, si legge nel copy posizionato a fianco di una libreria: un chiaro riferimento ai soldi che il capo gabinetto di Costa, Vítor Escária, aveva nascosto tra gli scaffali del suo ufficio. (Anche la casa editrice Penguin Random House ha avuto un’idea simile).
Uno dei lettori di Ibérica, Andrea Pastori, mi ha scritto per ricordarmi che quest’anno Lisbon Story di Wim Wenders e la sua splendida colonna sonora compiono trent’anni. Il film è un capolavoro: lo trovi su CHILI e su Mubi.
Para 📖
Un’altra lettrice di Ibérica, Inês, consiglia di aggiungere alla lista di libri consigliati per scoprire la letteratura portoghese le opere di Valter Hugo Mãe. In italiano ne è disponibile solo una, che però ha un titolo pazzesco: La macchina per fabbricare spagnoli.
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Roberta
Los Javis sono i registi di quel capolavoro di Paquita Salas (su Netflix) e Veneno (non disponibile in Italia: ma peccato ché davvero è una bomba!)
Devo vedere questa serie, mamma mia che fatto che ci hai pescato anche stavolta