Oltre Saramago
Qualche risposta alla domanda: perché la letteratura portoghese è così poco conosciuta in Italia?
Ciao!
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Manca poco più di un mese alle elezioni in Portogallo: nelle prossime newsletter te ne parlerò spesso (sarà divertente, non temere!).
Per prendere un po’ il fiato prima di quest’immersione elettorale, oggi parliamo di tutt’altro: di letteratura, per la precisione, con un’intervista a Roberto Francavilla, professore di Letteratura portoghese e brasiliana all’Università di Genova, critico letterario e traduttore.
Insieme, cerchiamo qualche risposta alla domanda: perché la letteratura portoghese è così poco conosciuta in Italia?
Iniziamo!
Oltre Saramago
Com’è nata la tua passione per il Portogallo?
La mia famiglia ha vissuto molti anni in Africa per motivi professionali e la prima spinta verso la lusofonia è stata determinata dai miei viaggi alle isole di Capo Verde.
Mi iscrissi alla Facoltà di Lettere di Genova e un giorno, per curiosità, andai a sentire una lezione di Antonio Tabucchi all’istituto di Filologia Romanza.
La lezione era sulle avanguardie, sull’Ode Marittima dell’eteronimo pessoano Álvaro de Campos. Fu un autentico colpo di fulmine.
Tabucchi era già uno scrittore famoso ma ancora di culto, non per tutti. Aveva già pubblicato il Pessoa di Una sola moltitudine e Il libro dell’inquietudine, le autentiche bibbie di noi aspiranti lusitanisti. Fu un privilegio poter seguire i suoi corsi e poi iniziare a lavorare al suo fianco. Tutto ha inizio con quelle lezioni.
Qual è, in brevissimo, la storia della diffusione della letteratura portoghese in Italia?
Nonostante il Portogallo sia oggi una delle mete privilegiate del turismo italiano, la letteratura portoghese non ha ancora varcato, se non sporadicamente e per i monumenti Fernando Pessoa e José Saramago, la soglia del pubblico di nicchia.
Lo testimonia la scarsa fortuna del suo massimo capolavoro, il poema epico cinquecentesco I Lusiadi di Luís de Camões e l’assenza conclamata dei suoi classici sugli scaffali delle librerie.
Se esiste un “lettore medio” che nel corso di questi ultimi 30 o 40 anni si è avvicinato dall’Italia alla letteratura portoghese, lo si deve in gran parte proprio a Tabucchi nella doppia veste di divulgatore e di scrittore.
Perché, secondo te, la letteratura portoghese è poco popolare in Italia? Quale immaginario si porta dietro?
C’è ancora moltissimo da fare a livello di divulgazione, anche se le traduzioni non scarseggiano affatto.
L’immaginario è mutevole come il paese che vorrebbe evocare ma gli stereotipi in letteratura sono spesso impermeabili.
Basterebbe comprendere, per esempio, che la saudade non è affatto una forma struggente di nostalgia ma una categoria filosofica dello spirito che ha a che vedere con la storia del Portogallo, del suo splendore, del suo declino e dell’attesa messianica di una nuova luce.
La nuova luce è arrivata con la rivoluzione dei Garofani (di cui quest’anno si celebra il cinquantenario) e con il ritorno alla democrazia, all’Europa, alla modernità.
Ci consigli 3 libri per iniziare a conoscere la letteratura portoghese un po’ “fuori dai radar”?
Quello che è successo a Joana di Valério Romão
Il libro dei ritorni di Al Berto
Quaderno di memorie coloniali di Isabel Figueiredo
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La Spagna ha modificato la sua Costituzione per sostituire il termine “minorati” con “persone con disabilità”. La modifica all’articolo 49, proposta da Psoe (centrosinistra) e Pp (centrodestra), impegna lo Stato ad aiutare le persone disabili a essere libere, autonome e incluse nella società.
In vista delle elezioni in Portogallo, il sondaggio di Intercampus per il giornale Correio da Manhã dà il PS (centrosinistra) al 26,4%, AD (coalizione di centrodestra) al 20,8% e Chega (estrema destra) al 16,6%.
Tra il 2012 e il 2016, il governo dell’ex premier di centrodestra, Mariano Rajoy, avrebbe utilizzato soldi pubblici per redigere report falsi sui leader dell’indipendentismo catalano e inviarli alla stampa. Lo ha rivelato un’indagine di eldiario.es e La Vanguardia.
Due film spagnoli sono stati nominati agli Oscar: La sociedad de la nieve (miglior film straniero e miglior trucco e acconciatura) e Robot Dreams (miglior film d’animazione).
Una vignetta di Daniella Martí per El País che mi ha fatto sorridere:
“Ieri ho fatto un sogno assurdo: lo stipendio mi bastava per fare tutto”.
È tutto per oggi!
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A venerdì,
Roberta
Mi ha sempre colpito il modo in cui Tabucchi ha “conosciuto” Pessoa: per caso, su una bancarella di libri... a Parigi! Grazie Roberta, anche per i consigli di lettura :)
Mi sono segnata i consigli di lettura. È sempre bello allargare gli orizzonti!