Non resta più a Leiria, grazie all’inchiesta di Food For Profit sugli allevamenti intensivi di suini in questa provincia del Portogallo, tra maltrattamenti e rischi per la salute e l’ambiente
Trovo davvero interessante la questione dello "schianto frontale", è proprio vero che per alcune persone determina un cambiamento radicale, per altre rischia di generare risentimento e allontanamento verso la questione. Dal mio punto di vista, per quanto sia una via più lunga, bisognerebbe sempre capire chi si ha davanti e quale può essere il modo più giusto per comunicargli la questione, che sia a parole o con l'esempio nei fatti, così da sperare di arrivare a un cambiamento duraturo!
Grazie a te! Ho inserito questa riflessione perché sono molto combattuta. Apprezzo il lavoro di Food for profit, soprattutto a livello giornalistico e politico, ma a livello personale con me altri documentari di questo tipo non hanno funzionato, sono diventata prima vegetariana e poi vegana molto lentamente, senza schiantarmi contro nulla. Forse documentari come questi sono piccoli passaggi che portano a un cambiamento lungo nel tempo, piccoli "shock" che si sommano, invece di essere l'evento che cambia per sempre le tue convinzioni.
A pensarci bene, forse è stata la stessa cosa per me, diventata vegetariana qualche anno fa, ma attraverso un processo che potrei dire essere cominciato anche 10 anni prima, passato anche da documentari come quello. Non c'è stato un unico momento di shock. Penso però comunque che l'evidenziare il legame fra politica, soldi e allevamenti intensivi sia una chiave importante di Food for Profit!
Grazie per la menzione! In Portogallo ci sono anni luce da fare per quanto riguarda il “mangiare più vegetale possibile”!
Grazie a te, sempre interessante ragionare insieme su quanto il cibo sia una questione sociale, politica e ambientale 🙏
Trovo davvero interessante la questione dello "schianto frontale", è proprio vero che per alcune persone determina un cambiamento radicale, per altre rischia di generare risentimento e allontanamento verso la questione. Dal mio punto di vista, per quanto sia una via più lunga, bisognerebbe sempre capire chi si ha davanti e quale può essere il modo più giusto per comunicargli la questione, che sia a parole o con l'esempio nei fatti, così da sperare di arrivare a un cambiamento duraturo!
Puntata molto apprezzata, grazie Roberta!
Grazie a te! Ho inserito questa riflessione perché sono molto combattuta. Apprezzo il lavoro di Food for profit, soprattutto a livello giornalistico e politico, ma a livello personale con me altri documentari di questo tipo non hanno funzionato, sono diventata prima vegetariana e poi vegana molto lentamente, senza schiantarmi contro nulla. Forse documentari come questi sono piccoli passaggi che portano a un cambiamento lungo nel tempo, piccoli "shock" che si sommano, invece di essere l'evento che cambia per sempre le tue convinzioni.
A pensarci bene, forse è stata la stessa cosa per me, diventata vegetariana qualche anno fa, ma attraverso un processo che potrei dire essere cominciato anche 10 anni prima, passato anche da documentari come quello. Non c'è stato un unico momento di shock. Penso però comunque che l'evidenziare il legame fra politica, soldi e allevamenti intensivi sia una chiave importante di Food for Profit!