El perro Sánchez
Da insulto a fenomeno di tendenza: la storia del meme che ha segnato le ultime elezioni in Spagna
Ciao!
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Nella newsletter di oggi infrango una delle regole della comicità: spiegare perché fa ridere una battuta. O meglio, un meme.
Lo faccio perché non si tratta di un meme qualsiasi, ma di quello che ha portato una svolta nella comunicazione politica del presidente Pedro Sánchez.
Per farlo, ho chiesto una mano a Pablo Cantó Martínez, giornalista della redazione del quotidiano più letto in Spagna, El País, che insieme a Anabel Bueno cura Verne, una newsletter dedicata al mondo di Internet.
Iniziamo!
El perro Sánchez
“Non le chiudere, Perro Sánchez. Sei il peggiore”, dice un bambino infagottato in una tuta da sci sulle piste di Navacerrada, un comune vicino a Madrid.
È marzo del 2020, siamo a pochi giorni dall’inizio del lockdown in Spagna.
Nei mesi successivi, al presidente Pedro Sánchez sarebbero stati rivolti insulti anche peggiori, come Pedro el sepulturero (Pedro il becchino) o Pedro De Las Trampas (Pedro de’ gli Imbrogli, e numerosi altri giochi di parole su presunte frodi elettorali).
Da anni, però, per la destra spagnola Pedro Sánchez è el perro Sánchez (Sánchez il cane), un insulto che circola su Twitter almeno dal 2016.
“Immagino che quel bambino abbia sentito una o più persone usare questo soprannome e che si fosse fatto l’idea che la colpa di tutto fosse proprio del perro Sánchez”, mi ha spiegato Cantó.
Né il bambino, né la destra spagnola avrebbero potuto prevedere che quell’insulto sarebbe diventato qualcos’altro: un fenomeno virale capace di cambiare (in meglio) il modo di fare politica del loro avversario.
La svolta arriva il 30 maggio di quest’anno, su Twitter.
Il giorno prima, Sánchez si è dimesso, anticipando le elezioni da dicembre a luglio: una mossa politica ambiziosa, con cui spera di risollevarsi dopo i risultati ben al di sotto delle aspettative delle elezioni amministrative e regionali che si sono appena concluse.
Proprio quel giorno, Manuel Lardín, in arte @estegomanu, pubblica questo tweet:
L’immagine e il testo funzionano su più livelli.
Il primo è culturale: “más sabe el diablo por viejo que por diablo” è un proverbio spagnolo che serve per ricordare che la vecchiaia è fonte di saggezza.
Il secondo è linguistico: perro vuol dire ‘cane’, ma si usa anche per dire che una persona è scaltra, sveglia.
“Un po’ come Sánchez, che è riuscito a ‘sopravvivere’ a situazioni politiche difficilissime e cadere sempre in piedi”, ha spiegato Cantó.
In poco tempo, il meme di @estegomanu viene ripreso da altri profili, attirando l’attenzione della generazione Z.
All’inizio, Sánchez (quello vero) non la prende benissimo. Anzi: si lamenta in televisione del nuovo soprannome, che è sempre più popolare.
Ma siamo in campagna elettorale e il partito socialista (Psoe) ha bisogno di risvegliare i suoi sostenitori in vista delle elezioni anticipate.
Per questo, Sánchez infila un’intervista dietro l’altra e finisce anche in una puntata di uno dei podcast più ascoltati della generazione Z in Spagna, La Pija Y La Quinqui.
“Credo che vedere i due host del podcast, Mariana e Carlos, ridere di gusto dei meme abbia in qualche modo fatto aprire gli occhi sia a Sánchez che alla sua squadra”, ha spiegato Cantó.
Da lì in poi, da fenomeno di nicchia, il cagnolino con la cravatta diventa uno dei simboli della campagna elettorale del partito socialista.
È grazie a questo meme se alle ultime elezioni Pedro Sánchez e il suo partito hanno preso più voti che nel 2019?
Non è facile dare una risposta netta.
“Ho l’impressione, però, che la sua diffusione e il suo carattere divertente abbiano infuso ottimismo in una sinistra che già dava per perse le elezioni”, ha commentato Cantó.
Una cosa è certa.
Come ha dichiarato lo stesso @estegomanu in un’intervista: “Pubblicare il meme senza trademark è stato la peggiore decisione della mia vita”.
Per approfondire:
Il profilo molto più serio di Pedro Sánchez e dei suoi ultimi dieci anni in politica che ho scritto per
Un’intervista all’autore di questo meme rivoluzionario (in spagnolo)
Un account da seguire per capire la memesfera spagnola
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Para 🍽️
Para 🍽️ è una rubrica a cura di Gastroillogica, autrice della newsletter
“A Lisbona si beve (anche) bene.
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Bairro Alto Hotel e 18.68 Bar: questo grande hotel cinque stelle ha ben due bar che valgono una visita: uno sul rooftop, con un lungo bancone e il miglior Negroni della capitale, fatto con il loro bitter, e uno sul retro al pianterreno, nell’ex locale dei pompieri, che propone interessante menù di cocktail pairing, con stuzzichini all’altezza.
Grazie Inês per avermi fatto scoprire che alcune chiese in Portogallo hanno il POS.
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A venerdì,
Roberta
tra l’altro mai capito l’ossessione per quelle piste da sci inutili in un luogo dove ormai non nevica più. la comunidad de madrid è un luogo distopico 😵💫
Bella bella come sempre, Ibérica!
Mi ha fatto ridere l'ultima foto del bancomat in chiesa: ne ho una uguale scattata a Málaga qualche mese fa 😄