Compiti delle vacanze per adulti
Storia del successo editoriale del Quaderno di Blackie Books, la casa editrice spagnola che dal 2020 pubblica anche in Italia
Ciao!
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Ci sono idee per newsletter che passano dalle bozze alla tua casella della posta in pochi giorni. Altre ci mettono mesi, a volte anche anni.
Ed è da un annetto che desidero parlarti del Quaderno dei compiti delle vacanze per adulti, che dal 2020 accompagna le mie estati.
Un successo editoriale che in realtà viene dalla Spagna: la sua casa editrice, Blackie Books, è stata creata nel 2009 a Barcellona. E i padri fondatori del Quaderno sono due spagnoli: l’autore Daniel López Valle e l’illustratore Cristóbal Fortúnez.
Ne ho parlato insieme a Dario Falcini, responsabile dell’edizione italiana del Quaderno, che ringrazio per aver risposto a tutte le mie curiosità.
(Una doverosa premessa: la newsletter di oggi non è sponsorizzata in nessun modo da Blackie Books).
Iniziamo!
Compiti delle vacanze per adulti
Ciao Dario, come è arrivata Blackie Books in Italia?
Blackie Books è una delle più originali case editrici indipendenti spagnole.
I suoi due fondatori, Jan Martí e Alice Incontrada, condividono una grande passione per l’Italia: uno dei genitori di Alice è italiano e Jan ha studiato a lungo non solo la lingua italiana, ma anche la sua cultura e letteratura.
Quando è arrivato il momento di pensare a dove aprire una succursale del loro progetto all’estero, l’Italia è stata la scelta più naturale.
E come ci è arrivato invece il Quaderno?
La prima edizione del Cuaderno esce in Spagna nel 2012, da un'intuizione di Jan e Daniel, che ne è diventato il curatore e che è conosciuto, tra le altre cose, per essere stato uno dei concorrenti del famoso quiz televisivo Saber y Ganar.
Con il tempo il Cuaderno ha acquisito un suo stile ben codificato e riconoscibile, grazie anche alle illustrazioni di Cristobal, ed è diventato sempre più apprezzato, al punto che oggi non esiste solo la versione estiva, ma anche quella invernale, quella in catalano, il Cuaderno Kids e una versione Golden, per le persone con più di sessant’anni.
In Italia, le cose sono andate diversamente. Ricordo molto bene di essere andato a lungo in giro con un bel malloppo di Quaderni spagnoli per la redazione, cercando di capire cosa farne. Avevamo l’intuizione che potesse funzionare anche qui, ma non sapevamo come.
Era un oggetto alieno, ben lontano dalla nostra celebre e sempre uguale a sé stessa Settimana Enigmistica: più pop, colorato, caciarone.
Il primo numero, uscito nell’estate del 2020, conteneva una selezione degli esercizi già usciti in Spagna nelle edizioni precedenti. È stato da subito un grande successo: siamo stati primi in classifica per buona parte dell’estate.
Se in Spagna il Cuaderno ci ha messo anni ha ingranare, in Italia è bastata la prima edizione per favorire la nascita di un nuovo genere.
Ci porti nel backstage della creazione dei Quaderni?
Certo! Lavoriamo ai Quaderni quasi tutto l’anno: da marzo a settembre a quello invernale, da novembre a marzo a quello estivo e alla versione Kids.
In pratica, è come se vivessi in un altro emisfero: ho passato luglio a pensare a esercizi sul Natale per il prossimo numero invernale, per capirci.
Oggi il Quaderno contiene una parte di esercizi simili all’edizione attuale spagnola, altri esercizi presi dai numeri vecchi sempre spagnoli, e un terzo di esercizi nuovi, creati da me, in italiano.
Ad esempio, qualche anno fa mi aveva colpito un derby Milan-Inter, in cui Lukaku e Ibrahimovic erano quasi arrivati alla rissa.
Nei video della partita li si vede parlare, ma non si capisce bene cosa si dicono. Insulti, di sicuro, ma quali?
Da lì è nata l’idea di creare un gioco in cui si insultassero utilizzando solo espressioni dantesche. Ne vado particolarmente fiero perché secondo me rispecchia molto la nostra linea editoriale: far convivere linguaggi e stili diversi, perché la cultura non ha schemi per noi.
Quali esercizi scegliete di tradurre e quali no?
Di solito scartiamo quasi subito i giochi che hanno illustrazioni troppo ancorate alla realtà spagnola: piuttosto che chiedere a Cristobal di modificarle, preferiamo ripensare l’esercizio da capo.
Scartiamo anche i rebus, mentre proviamo a mantenere i cruciverba, ragionando su nuove parole e definizioni, lasciando intatti gli incastri.
Succede anche però che alcuni esercizi oggi nascano in Italia e vengano tradotti per l’edizione spagnola.
Un esempio? Un puzzle in cui bisognava costruire un appartamento in soli 3 metri quadri, per poi affittarlo a 1500 euro al mese. Funziona benissimo sia a Milano che a Barcellona, purtroppo.
Per approfondire:
Uno dei più grandi successi commerciali di Blackie Books Spagna è stata la pubblicazione nel 2015 della biografia (inedita in Italia) del pianista britannico-spagnolo James Rhodes, che l’ha fatto diventare una celebrità locale. Esemplari venduti: 75mila.
Perché Blackie Books si chiama così? L’ho scoperto leggendo questa intervista a Jan Martí pubblicata su ABC. Te ne traduco un pezzo qui:
“La cagnolina Blackie non era piccola, né pelosa, né morbida. Però era testarda: non voleva morire, anche se le sarebbe stato facile. Sorda, cieca e con il pelo quasi completamente bianco, a diciotto anni si aggrappava ancora alla vita e non faceva nessuno sforzo per dire addio ad Alice, la sua padrona. "Blackie è la matusalemme dei cani. Qualsiasi cane vi dirà cosa ha significato Blackie per la società canina", scherza Jan Martí, editore e fondatore di Blackie Books. “Quando abbiamo fondato la casa editrice volevamo rendere omaggio a Blackie", aggiunge. “La cagnolina che voleva essere immortale, e che alla fine è riuscita a diventarlo”.
Sapevi che i cruciverba sono nati circa cento anni fa, negli Stati Uniti? Io no, finché non ho letto questo interessante articolo del New Yorker, tradotto in italiano da Internazionale.
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Para 🗓️
Finalmente è arrivata a Siviglia una delle mostre più belle che ho visto quest’anno: si chiama Veneradas y temidas ed è un viaggio nella rappresentazione delle divinità femminili nel mondo e nei secoli.
Tra le opere che mi hanno colpito di più: questa performance di Cristina Lucas, le fotografie di Zanele Muholi, la maschera boliviana della dea China Supay, incarnazione demoniaca della lussuria (a sinistra) e quella di Taraka, trasformata da donna in orchessa a causa della sua rabbia (a destra):
Non solo: la mostra finisce con uno spazio interattivo che pone una domanda difficilissima: fertilità, sensualità, ambizione, rabbia e resilienza sono un potere o una condanna?
Io l’ho vista a giugno a Barcellona: se passi in Andalusia prima di fine ottobre, ti consiglio davvero di farci un salto.
Se vivi a Roma o ci andrai questo mese, dai un'occhiata a L’alba che aspettavo. Portogallo, 25 aprile 1974 - Immagini di una rivoluzione, la mostra gratuita promossa dall’Ambasciata di Portogallo in Italia.
E se invece sei ad Alghero e dintorni, ti segnalo che nel programma del festival Dall’altra parte del mare ci sarà un’alta dose di letteratura in lingua spagnola.
Para 📚
Lo spirito dell’indipendentismo di Catalogna e Paesi Baschi ha contagiato anche León: lo racconta bene
qui:
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Roberta
Mi avete incuriosita tantissimo, lo trovo in edicola o in libreria?
Ma che bella intervista a quei geniacci di Blackie!