La caduta di Costa
È la prima volta nella storia del Portogallo in cui un governo cade a causa di un’indagine giudiziaria
Ciao!
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È stata un'altra settimana molto frizzantina:
Ho scritto il pezzo che trovi qui sotto per
per fare un po' di ordine sullo scandalo che ha portato alle dimissioni del primo ministro António Costa in Portogallo.
Nel frattempo, le accuse di corruzione sono cadute e i 5 arrestati tornati in libertà, ma le riflessioni sul futuro della politica portoghese restano valide.
Pedro Sánchez è stato rieletto primo ministro in Spagna, alla prima votazione e con la maggioranza assoluta dei voti. Ne ho scritto per Linkiesta qui.
A organizzare le proteste che hanno riunito migliaia di persone nelle ultime due settimane di fronte alle sedi del Partito socialista spagnolo è una rete di pseudo-associazioni con stretti legami (anche se spesso ben nascosti) con il partito di ultradestra Vox. Ne ho scritto per Domani qui.
Grazie a tutte le persone che si sono iscritte negli ultimi giorni e a quelle che ci sono (quasi) dall’inizio.
Iniziamo!
La caduta di Costa
È passata più di una settimana da quando cinque righe alla fine di un comunicato hanno portato alla caduta del governo in Portogallo.
È la prima volta nella storia del Paese in cui un governo, eletto nel 2022 con la maggioranza assoluta dei voti, cade a causa di un’indagine giudiziaria.
In quelle righe, la procura generale portoghese ha affermato che il nome del primo ministro António Costa è emerso nel corso di un’indagine per prevaricazione, corruzione e traffico di influenze illecite.
Il suo ruolo, infatti, sarebbe stato fondamentale per sbloccare la concessione di permessi per estrarre litio in due giacimenti situati nel Nord del Portogallo e per costruire un impianto per la produzione di idrogeno verde e un enorme data center a Sines.
Il condizionale è d’obbligo: Costa è sospettato e il suo presunto coinvolgimento in quella che la stampa portoghese ha soprannominato “Operazione Influencer” sarà al centro di un’indagine separata rispetto a quella iniziata dalla procura generale, condotta invece dal Tribunale Supremo di Giustizia.
Costa, infatti, non appare né nella lista degli arrestati per l’indagine in corso, né in quella degli accusati.
Eppure, a poche ore dalla diffusione del comunicato, Costa si è dimesso, mettendo fine ai suoi otto anni al governo e perdendo ogni speranza di ricoprire un’altra carica ai vertici delle istituzioni europee dopo le elezioni del 2024.
Una decisione drastica che ci dice molto sulle differenze tra due Paesi così vicini, per lingua e cultura, come Italia e Portogallo, ma anche su cosa stava succedendo alla politica portoghese mentre la nostra attenzione era da un’altra parte.
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Il meme più bello che ho visto sull’Internet: António Costa è uscito dal gruppo.
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A venerdì,
Roberta